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gatti Federico ita

VERBANIA - 11-06-2022 -- Chi si immaginava che due anni fa, quando il lockdown cancellò il campionato e il Verbania retrocesse a tavolino, il suo miglior giocatore avrebbe giocato nella nazionale maggiore italiana? Nessuno, e sicuramente nemmeno lui. Federico Gatti, 24 anni tra due settimane, ieri ha scritto un altro capitolo della sua favola calcistica. Il cittì Roberto Mancini l’ha fatto debuttare ieri sera a Birmingham, nel match della Nation’s league contro l’Inghilterra, replay della finale dell’Europeo dell’anno passato. Piazzato al centro della difesa a fianco di Acerbi, ha retto bene il confronto con gli avanti inglesi, risultando tra i migliori nello 0-0 finale.

È il nono giocatore che Mancini fa debuttare in questa stagione di ricostruzione. Una scelta coraggiosa perché Gatti non ha ancora mai giocato un minuto in serie A. La sua parabola, infatti, è stata vertiginosa ed è iniziata proprio da Verbania. Nel 2018 il club lacuale nota nel Pavarolo, in Eccellenza, questo giovane e possente centrocampista di Rivoli. Lo ingaggia e nella stagione successiva, convertito in difensore centrale, ne fa un pilastro della squadra che vince l’Eccellenza. Resta anche in serie D, dove è tra i migliori fin quando, con la pandemia, il pallone smette di rotolare. In estate arriva la Pro Patria che lo porta tra i professionisti, in serie C. Un’eccellente stagione convince il Frosinone a ingaggiarlo. Sale in B e non avverte per nulla il salto di categoria, tanto da risultare tra i migliori interpreti in quel ruolo. A gennaio le squadre di serie A gli piombano addosso e vince la concorrenza la Juventus, che l’acquista per 7,5 milioni di euro più 2,5 di bonus, lasciandolo nel team laziale sino al termine del torneo. Il Frosinone manca i playoff e mentre Gatti pensa alle vacanze in attesa di capire quale futuro avrà con la Juve, arriva la chiamata di Mancini, che scriva un’altra pagina di questa favola che l’ha portato in due anni dalla D alla Nazionale.

Gatti è il primo giocatore nella storia del calcio verbanese a vestire l’azzurro della selezione maggiore dopo aver indossato la casacca biancocerchiata. L’unico a fare il percorso inverso fu Aurelio Milani, attaccante acquistato nel 1966 per la serie C (8 presenze e 1 gol) che due anni prima, quando era all’Inter, aveva collezionato una presenza azzurra.

 


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