BIELLA 20-08-2022 Ci sono l’amicizia tra i popoli e la solidarietà, insieme alla voglia di fare sport, nella nuova impresa dei cicloamatori biellesi che l’estate scorsa raggiunsero Barcellona in sei tappe, raccogliendo donazioni per i progetti di ricerca sul cancro alla prostata del Fondo Edo Tempia. Quest’anno la destinazione è la Slovenia e Paolo Maggia, membro del plotoncino e sindaco di Gaglianico, pedalerà anche in veste ufficiale di primo cittadino: l’arrivo è fissato a Krsko, una delle città gemellate con il Comune biellese per l’iniziativa Erasmus+ Sport, finanziata dall’Unione Europea con l’obiettivo di migliorare salute e benessere nelle piccole comunità anche attraverso l’attività fisica. Per raggiungerla, a Lorenzo Acquadro, Marco Guidetti e Massimiliano Morella, insieme a Maggia, serviranno quattro tappe tra i 151 e i 218 chilometri ciascuna e altrettanti giorni in sella.
Il via sarà dato sabato 3 settembre dalla piazza del Municipio di Gaglianico. Il primo giorno porterà i ciclisti a Montichiari, in provincia di Brescia. Seguiranno le tappe con destinazione Mestre e poi Trieste per superare il confine nel quarto e ultimo giorno di fatica e raggiungere la destinazione. Il gruppetto sarà sempre accompagnato da un furgone- ammiraglia di appoggio guidato da Giovanni Puddu. In parallelo, ma con tappe più brevi e qualche giorno in più sui pedali, percorrerà lo stesso tragitto anche Mauro Casotto, comandante della polizia locale di Gaglianico, che utilizzerà una bicicletta a pedalata assistita.
Anche in questa occasione alla pedalata si unisce una raccolta fondi. Chiunque può contribuire con un versamento attraverso il portale internet Rete del Dono, raggiungibile a questo link: https://www.retedeldono.it/it/progetti/fondo-edo-tempia/saliamo-ancora-in-bici- per-la-ricerca. Come in occasione della Biella-Barcellona del 2021, le offerte daranno sostegno al progetto di prevenzione e ricerca sul cancro alla prostata MetaPsa che il Fondo porta avanti con il doppio obiettivo di validare un nuovo sistema per la diagnosi precoce (ingaggiando come volontari anche gli uomini che si sottopongono al test del Psa) e di diffondere in modo più capillare informazioni utili alle persone che hanno raggiunto la fascia di età nella quale aumentano i rischi di ammalarsi.


