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giorgio rotolo

STRESA - 29-09-2022 -- Un lutto ha colpito oggi il calcio locale e la famiglia dello Stresa Vergante. All’hospice di Galliate s’è spento l’allenatore Giorgio Rotolo. Cinquantaquattro anni, novarese, docente di educazione fisica al “Ravizza” di Novara, in gioventù è stato calciatore dilettante a discreti livelli. Ha giocato come difensore per Oleggio, Sparta, Casale, Aosta e Trino. Smessi gli scarpini s’è cimentato nella carriera di allenatore, passando dalle giovanili di Pro Vercelli, Novara e Como, a squadre di Eccellenza e Promozione tra cui Borgopal, Borgomanero, Trino, Ro.Ce, Baveno e Stresa. Sulla panchina dei blues ha vissuto l’ultima, appassionante stagione della sua carriera.

Un controllo medico di routine gli ha rivelato, un paio d’anni fa, una grave malattia: un tumore squamoso alla mandibola. Ha iniziato le cure e intrapreso una lotta che non l’ha mai tenuto lontano del tutto dai campi. Dopo la pandemia lo Stresa l’ha confermato per portare a termine una missione: riguadagnare sul campo la serie D. L’anno scorso Rotolo, convivendo con la malattia e assistito sul campo dal vice Christian Nicolini, s’è messo alla testa di un gruppo che ha guidato sino alla festa dello scorso maggio. I suoi problemi di salute non sono stati un problema per lo Stresa. Anzi, la forza del gruppo ha cementato rapporti umani e valori, dando forza al mister nella sua quotidiana lotta contro la malattia, e dando la carica ai giocatori sul campo.

A giugno l’allenatore ha raccontato la sua storia ai colleghi del supercorso di Coverciano, dimostrando coraggio, dignità e temperamento. Poi ha iniziato la stagione da allenatore dello Stresa, confermato nonostante tutto. Poco dopo Ferragosto gli è stato chiaro che, peggiorando le condizioni fisiche, non poteva più sostenere quel ruolo. S’è dimesso lasciando la squadra definitivamente a Nicolini e affrontando con la famiglia l’ultima parte del suo difficile percorso. La notizia della sua morte, non inaspettata, si porta appresso grande cordoglio e tristezza, sia allo Stresa -che era diventata una seconda famiglia-, sia nel mondo del calcio locale, che a lungo ricorderà la lezione di Rotolo, vincente nonostante tutto e anche al cospetto della malattia che se l’è portato via. La favola sportiva della promozione in serie D dello Stresa non ha avuto, al di fuori del rettangolo di gioco, quel lieto fine che tutti speravano, ma il modo in cui il mister ha vissuto il suo ultimo anno di vita resterà un esempio per tanti.


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