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VERBANIA - 12-11-2022 -- La partita, sì, venne sospesa qualche minuto a causa del fumo ma, in realtà, non vi fu mai alcun pericolo per giocatori o spettatori. È questa la motivazione con la quale il gip Rosa Maria Fornelli ha archiviato le accuse nei confronti dei 15 tifosi del Baveno che, il 24 febbraio scorso, nel derby di Eccellenza contro lo Stresa eccedettero nei festeggiamenti, accedendo numerosi fumogeni e, durante e dopo la partita, esplodendo petardi dentro e fuori lo stadio “Forlano”. La Procura, che inizialmente aveva notificato loro il decreto di chiusura indagini ma che, poi, ha chiesto l’archiviazione, li aveva indagati per la violazione delle norme speciali contenute in una legge del 1989, specifica per gli eventi sportivi e per le tifoserie. A identificarli erano stati, attraverso le immagini delle bodycam, i carabinieri della stazione di Stresa, che nel gruppo dei supporter organizzati del Baveno avevano cercato chi avesse avuto a che fare coi fumogeni. S’era così arrivati a 14 uomini e una donna, di età compresa tra i 31 e i 57 anni. Alcuni di loro, negando d’aver partecipato, si sono fatti interrogare convincendo il pm a non procedere -nemmeno per il 51enne che aveva ammesso d’aver acceso il fumogeno- perché mai c’è stato un reale pericolo, come ha rilevato il gip.
A rendere movimentata quella giornata, in realtà, più che i fumogeni fu un episodio accaduto in tribuna tra due persone venute alle mani, una delle quali trovata poi in possesso di un coltello e, per questo, denunciata. In quella circostanza venne anche spruzzato spray al peperoncino senza che sia stato identificato l’autore.

 


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