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Stefano Bilardo

DOMODOSSOLA  – 21-8-2023 -- Fra gli sportivi amatoriali il ciclista domese Stefano Bilardo è certamente un vincente. Nonostante la passione per la bici sia abbastanza recente, in questa stagione nella categoria SuperGentlemanB si è imposto in ben tre importanti competizioni: il campionato italiano di montagna dell’ACSI, l'Associazione Centri Sportivi Italiani, quello regionale piemontese e il campionato Alpi Quota Mille che comprendeva cinque  prove in salita nelle provincie di Novara, Vercelli, Biella e VCO.

Dopo il diploma di congenatore meccanico ha iniziato a lavorare a 20 anni alla Pietro Maria Ceretti di Pallanzeno per poi passare alla Sisma di Villadossola da dove si è licenziato perché assunto come centralinista al San Biagio dove è andato in pensione nel 2020. Quando il tempo è bello esce in bici quatto volte la settimana più il giorno della gara.

Sono numerose le competizioni alle quali ha partecipato. Ha indossato le maglie dell’UCI Valdossola, la Pennelli Cinghiale di Mantova e ora difende i colori del Team Briko del presidente Diego Del Pedro. Fra i suoi passatempi camminare in montagna.

Quando hai iniziato ad andare in bici?

Sui quarant’anni dopo aver incontrato Walter Molini, un caro amico con grande passione per le due ruote, che stava ricominciando ad allenarsi dopo la rottura di una gamba nella centrale elettrica dell’Isorno.

La prima competizione?

Il Giro dei tre laghi che toccava Orta, Mergozzo e il lago Maggiore, ricordo solo una grande amarezza perché mi hanno subito staccato.

E la prima vittoria...

Non ho un ricordo preciso; so solo che era nel biellese.

Chi ammiri in particolare nel ciclismo...

Vincenzo Nibali per le caratteristiche di passista-scalatore, poi Elisa Longo Borghini e la giovane Francesca Barale.

Una cosa che ti fa arrabbiare?

Purtroppo alcune strade hanno troppe buche e ti costringono a pedalare al centro. Poi alcuni automobilisti quando ci sorpassano non rispettano la distanza di sicurezza prevista dalle normative.

Mai avuti incidenti?

Solo uno scendendo dalla valle Antrona, al Boschetto sopra Villadossola, un’auto mi ha tagliato la strada e sono caduto per fortuna senza particolari problemi.

Il podio che non dimenticherai?

La Stresa Mottarone del luglio 2014 dove fra i Supergentleman A ho vinto il Campionato Europeo disalita.

Cosa c’è nel tuo futuro?

Spero di mantenere la forma attuale per partecipare di nuovo a qualche campionato italiano.


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