DOMODOSSOLA – 26-10-2023 -- Uno dei grossi problemi delle Olimpiadi Milano Cortina del 2026 è la pista dove disputare le gare di bob, slittino e skeleton. L’idea originale era quella di avviare un grosso piano di ristrutturazione della storica pista da bob di Cortina, costruita nel 1923, e intitolata a Eugenio Monti, uno degli sportivi più vincenti d’Italia, ristrutturata più volte e abbandonata definitivamente nel 2008.
Nessuna ditta ha partecipato al bando dei lavori, scaduto lo scorso 21 luglio, i cui costi sono valutati intorno ai 100 milioni di euro e allora si è pensato di utilizzare l’impianto di Igls, nei dintorni di Innsbruck, in Austria o quello di Saint Moritz in Engadina.
A questo punto il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e il sindaco di Torino Stefano Lo Russo hanno trasmesso al Governo e al Coni la documentazione necessaria per dimostrare la piena fattibilità del recupero strutturale della pista di Cesana costruita per le Olimpiadi del 2006 dove la vigezzina Costanza Zanoletti si classificò quinta nella gara di skeleton.
A sostenere l’ipotesi di riattrezzare la pista in alta val di Susa, chiusa nel 2011 per gli alti costi di gestione, anche il direttore tecnico della nazionale bob e skeleton il domese Maurizio Oioli: “Vorremmo avere un impianto in Italia – ha commentato -. L’idea di andare all’estero ci ha lasciati senza parole. Pensare di gareggiare di nuovo su questa pista sarebbe fantastico e poterci allenare su una pista in casa sarebbe un aiuto anche per far crescere le nostre discipline. Contare su un impianto che proseguirà anche nel post olimpico cambia le prospettive e ci permette di fare progetti a lungo termine”.
Esiste anche una terza opzione, più drastica ma con un precedente: cancellare del tutto le gare di bob, slittino e skeleton dal programma olimpico. Ciò che accadde per le Olimpiadi del 1960 di Squaw Valley, in California, quando gli organizzatori americani decisero che non avevano alcuna intenzione di costruire una pista da bob, sia per l’alto costo sia per l’impossibilità di riconvertire l’impianto a Olimpiadi concluse. E quindi il Cio tolse quelle discipline da quell’edizione, non assegnando alcuna medaglia.


