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gigi riva cagliari

ARONA - 23-01-2024 --Il grande cordoglio per la scomparsa di Gigi Riva, fa ricordare come, all'inizio degli anni '60 il giovanissimo giocatore fu scartato da alcuni dirigenti dell'Arona.

Avvenne nel gennaio del 1962 quando Gigi, che è stato stroncato da un infarto nella serata di lunedì a Cagliari, non era ancora nessuno a livello nazionale, ma solo un ragazzino preomettente. La sua fama di giovane bomber dilettante però aveva già valicato i confini lombardi (giocava a Laveno). Così tre dirigenti dell’Arona partirono per raggiungere il campo di calcio della formazione varesina. L’Arona allora era in Promozione e cercava un centravanti valido per tentare la salita in serie D, categoria a cui non aveva mai partecipato. Riva aveva iniziato a giocare a Laveno Mombello a pochi chilometri da Leggiuno, suo paese di residenza. Nei due campionati che disputò con la squadra lombarda in prima divisione, si distinse per la grande quantità di reti segnate. Dal Piemonte partirono in tre: Fausto Gioria, impiegato di banca e storico cassiere della squadra, ed i dirigenti Luigi Brovelli e Mario Bielli.Quel giorno però Riva viene schierato in posizione più arretrata ed il Laveno perse. Riva non brillò. Il giorno dopo si tenne una riunione del direttivo ed il rapporto su Riva fu negativo. Così l’Arona cercò altrove, ma fu la fortuna di Riva perché lui continuò a segnare ed a fine stagione lo ingaggiò il Legnano che giocava in serie C.

Intanto Riva riuscì a farsi notare dal Cagliari, che in quell’anno (1963-1964) stava giocando in serie B. Così i dirigenti sardi decisero di acquistarlo, pagandolo circa 37 milioni di lire. Questo fu l’inizio di un amore che durerà per tutta la carriera. Ad Arona Riva ci tornò con lo scudetto sulla maglia affrontando in amichevole la squadra locale (in serie D) vincendo per 9-1.

Maurizio Robberto

 

Foto: sito Cagliari Calcio

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